Google Analytics, ormai, è conosciuto da tutti, non solo dagli esperti del settore, come il più importante servizio di rilevamento del traffico sui siti web. Indispensabile strumento di ogni web marketer, è infatti una fonte primaria di dati, se si vuole (si spera) analizzare correttamente le proprie performance e ridefinire al meglio strategie e obiettivi.
Proprio in questi giorni Google ne ha presentato la nuova versione, che non sostituisce la precedente ma l’affianca, almeno per ora, rendendo questo strumento più concreto e funzionale.
Sostanzialmente, sono due le grandi novità: prima di tutto, una maggior attenzione alla privacy dei dati raccolti, date le crescenti pressioni sull’argomento da ogni parte del mondo; gli esempi, in tal senso, non mancano, dallo scandalo di Cambridge Analytica, alle interrogazioni del Congresso americano, fino all’ostilità di diversi Paesi a TikTok. Seconda novità riguarda invece una maggior intelligenza di fondo, in grado di fornire indicazioni utili sulla base dei dati raccolti, invece che limitarsi a fotografarli come faceva in precedenza.
Da strumento per visualizzare l’andamento di un sito diventa così un elemento strategico, utile per guidare i processi decisionali, aumentare il ROI e affiancare nelle decisioni il responsabile delle strategie di marketing, proponendosi quindi come facilitatore del lavoro per coloro che devono raccogliere e analizzare i dati.
Ecco cosa può fare, in sintesi:
- Notificare i team riguardo a eventi importanti, come un aumento improvviso nelle vendite di un particolare prodotto.
- Può generare metriche predittive. Per esempio, può indicare a priori il ritorno potenziale su un particolare gruppo di consumer, a fronte di un aumento dell’engagement.
- I marketer possono accedere a dati riguardanti i canali che fanno acquisire il maggior numero di utenti e la probabilità di spesa per i diversi gruppi. L’informazione si trova nella nuova dashboard “user acquisition”.
- Fornisce un migliorato tool di cancellazione dati per quando gli utenti richiedono di non trattenere più informazioni su di loro, a beneficio di privacy e sicurezza.
- Fornisce anche un nuovo event tracking senza codice, diminuendo la necessità delle aziende di produrre nuovi tracciamenti per diverse tipologie di evento (come le video views).
- Inoltre, pone le basi per un futuro senza cookies, con l’obiettivo di diventare più privacy-friendly, come dichiarato da Vidhya Srinivasan, il vice presidente delle piattaforme di misurazione, analisi e acquisto di Google.
- Gli aggiornamenti riguardano anche il tema della data fragmentation. Infatti, che un utente sia tracciato nelle sue interazioni su diverse piattaforme (visione di un’ad su desktop, per poi acquistare su mobile app), è tutt’altro che scontato.
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