Milioni di commercianti in tutto il mondo avranno la possibilità di vendere su Facebook e Instagram, senza e-commerce proprietario e spese di sorta: è questo il nuovo progetto di Mark Zuckerberg, che sarebbe stato in cantiere da oltre un anno e mezzo per poi ricevere una brusca accelerata a causa dell’emergenza Covid-19 e delle necessità delle aziende in questo momento di crisi dei consumi.
Gli Shops sono, in sostanza, nuove sezioni delle pagine aziendali dedicate esclusivamente alle vendite di prodotto, con specifiche opzioni di personalizzazione, come cover, colori e layout di presentazione del catalogo.
Per quanto riguarda l’iter di vendita, l’utente potrà selezionare i prodotti, aggiungerli a carrello e completare (per ora solo negli States) gli acquisti su Facebook, come per Instagram Checkout. Inoltre, è prevista una forte integrazione con Whatsapp, Messenger e Instagram Direct, già ampiamente utilizzati dai piccoli commercianti per gestire le trattative one-to-one, come già succede con WeChat in Cina.

Credits immagine: Facebook
Sarà anche possibile taggare i propri prodotti all’interno dei video condivisi, così che gli utenti possano acquistare quanto appena visto nei filmati: un’ottima trovata per grandi e piccole aziende, senza dimenticare gli influencer, che potrebbero fare di questa feature un’importante leva promozionale.
Infine, si parla anche di integrazioni con programmi punti e fedeltà, così da convogliare su Facebook anche questo touch-point con la clientela di bar, ristoranti, negozi al dettaglio e brand di largo consumo.
L’implementazione segue le già note iniziative intraprese da Facebook Inc. per favorire le transazioni direttamente all’interno dei suoi prodotti digitali. Del resto, Marketplace, per gli scambi fra privati, e Checkout di Instagram facevano presagire che fossimo solo all’inizio di una più ampia strategia di penetrazione nel mercato degli store online.
Gli Shops, infatti, potrebbero dare molto filo da torcere agli altri player di settore, come eBay, Etsy ed Amazon, per almeno due ragioni: in primo luogo, l’integrazione con gli strumenti pubblicitari di Facebook, che favoriranno gli acquisti in app a discapito di ciò che si appoggia altrove; secondariamente, per la mancanza di licenze o fee sul venduto, rendendo questo strumento particolarmente appetibile soprattutto per gli small business.
Per quanto riguarda coloro che già si appoggiano ad altri strumenti, Facebook ha già stipulato delle partnership con una serie di piattaforme terze: Shopify, BigCommerce, Woo, Channel Advisor, CedCommerce, Cafe24, Tienda Nube and Feedonomics.
Facebook Shops è già in fase di sperimentazione negli USA, mentre per Instagram Shops il lancio è previsto per questa estate.